Spesso mi capita di sentire persone che si lamentano per il niente. A volte però, capita anche a me: ci sono dei giorni no che proprio non mi va bene niente.
Lamentarsi è il più potente annientatore di gioia e felicità che esista. Quando ci si lamenta, si trova sempre qualcos’altro di cui lamentarsi, in una catena che potrebbe andare avanti all’infinito se non ci si accorge e diventare poi una patologia.
Ma perchè succede questo?
Quello a cui noi poniamo attenzione, diventa la nostra realtà. E’ come quando poniamo la nostra attenzione -ad esempio- alle auto bianche; ben presto se ne notano tantissime ovunque.
Come sostiene Heather Luszczyk su www.naturalhealingnews.com, lamentarsi è il modo più veloce per inquinare le nostre emozioni di energia negativa, ed impedire alla bellezza che l’universo ci manda, di raggiungerci.
Quindi, basta lamentarsi ponendoci nel ruolo di vittime! Bisogna cercare di affrontare la questione con delle critiche costruttive, in maniera oggettiva andando ad analizzare la pura verità di una situazione o problema.
In sostanza, lamentarsi è una risposta condizionata da ciò che non ci piace della nostra vita, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. A volte ci lamentiamo addirittura di cose su cui non abbiamo il controllo (ad esempio del tempo) e poi alla fine della giornata ci sentiamo esausti senza sapere il motivo.
Lamentarsi è anche molto contagioso., mettendo di cattivo umore chi ci sta vicino. Le soluzioni sono due: continuare a lamentarci ponendoci come vittime e cercando la compassione di chi ci sta vicino oppure cercare di guardare la questione da più punti di vista possibile e cercare di trovare una soluzione al nostro problema (piccolo o grande che sia).
Nel primo caso non faremo altro che continuare a lamentarci, nel secondo ci poniamo in modo attivo e positivo rispetto al nostro microcosmo.
Immagine da www.globusmagazine.it |
Vi ricorderete sicuramente la classica domanda: il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno? In realtà, è tutte e due le cose contemporaneamente. Molte persone però, pongono l’attenzione sul fatto che sia mezzo vuoto, altre sul fatto che sia mezzo pieno. La verità è che è solo un bicchiere di acqua, dipende da noi cosa ci vogliamo vedere.
Se vogliamo lamentarci, ci saranno sempre cose di cui lamentarsi. Se vogliamo rallegrarci, ci saranno sempre cose di cui ci si può rallegrare. La cosa bella è che la scelta spetta solo a noi.