Oggi sono davvero felice perchè ho autoprodotto per la prima volta uno dei tanti prodotti per la pulizia della casa e degli indumenti che solitamente compro. Ed è stato sorprendentemente facile! Volete sapere di cosa si tratta e come si fa?
Vi avevo già parlato dell’autoproduzione nel post sul libro di Marta Almè “La mia casa ecopulita”. Oggi sono passata dalla teoria alla pratica ed è stato davvero semplice: rimpiango di non averlo fatto prima!
Tutto l’occorrente è per l’autoproduzione dell’ammorbidente all’acido citrico è:
– acqua distillata (per evitare la formazione di batteri) se ne preparate in grande quantità (ricordatevi di conservarlo in un flacone con un’etichetta che spieghi il contenuto in modo da non ingerirlo accidentalmente) o dell’acqua del rubinetto se si decide di preparare una dose da utilizzare subito.
– acido citrico anidro (cioè puro), che si presenta sotto forma di piccoli granuli incolore e inodore.
Avrete così un ammorbidente eco-sostenibile e naturale.
Infatti l‘acido citrico è presente naturalmente negli agrumi (ad esempio nel limone ne troviamo il 5-7%), in tutta la frutta, nei legni, nei funghi, nel tabacco, nel vino e nel latte.
Viene utilizzato nei cosmetici (come correttore del pH), nei detergenti (come anticalcare e ammorbidente), nell’industria alimentare (con il nome di E330, come additivo alimentare e conservante o come insaporitore ed emulsionante).
Infatti l‘acido citrico è presente naturalmente negli agrumi (ad esempio nel limone ne troviamo il 5-7%), in tutta la frutta, nei legni, nei funghi, nel tabacco, nel vino e nel latte.
Viene utilizzato nei cosmetici (come correttore del pH), nei detergenti (come anticalcare e ammorbidente), nell’industria alimentare (con il nome di E330, come additivo alimentare e conservante o come insaporitore ed emulsionante).
Per autoprodurre l’ammorbidente si deve sciogliere l’acido citrico nell’acqua in una soluzione al 10%, cioè 10 gr di acido citrico in 100ml di acqua.
Se l’acqua è molto dura (cioè contiene molto calcare), potete aumentare la quantità di acido citrico preparando una soluzione al 15% o anche al 20%. Io consiglio sempre di partire con la dose minima e poi vedere come escono i capi ed eventualmente aumentare poco alla volta la quantità di acido citrico fino a raggiungere la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Così facendo si evitano gli sprechi.
Questa soluzione ha due vantaggi:
– elimina il calcare presente nell’acqua che indurisce i capi, svolgendo così un’azione ammorbidente.
– elimina gli ultimi residui di detersivo dai capi (riducendo le irritazioni e allergie alla pelle).
Ci sono alcune avvertenze da tenere in considerazione:
– NON deve essere utilizzato puro sui tessuti.
– Se usato in altri detergenti, NON deve essere utilizzato per la pulizia di superfici quali legno, marmo e pietra.
– Essendo un acido può irritare la pelle e gli occhi, quindi è bene porre attenzione quando si utilizza puro, anche se non è un acido aggressivo, ma comunque è sempre meglio stare attenti.
L’acido citrico può essere acquistato in farmacia, in erboristeria, nei negozi di prodotti naturali o on-line ad esempio su Amazon.it (confezione da 1 kg), Macrolibrarsi.it (confezione da 3 kg o confezione da 750 ml), Altramoda.net (confezione da 1 o 3 kg).
Gli usi dell’acido citrico sono molteplici e ve ne parlerò più avanti perchè prima voglio sperimentare di persona!
Buona autoproduzione a tutti!